Il silenzio regna sovrano al Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi all'Università di Palermo. Eppure potremmo solo immaginare il frastuono che verrebbe fuori se tutti questi motori, Fiat tipo 101 del 1919, il Frera 250 VL del 1926, il Benelli 500 VL della fine Anni ’30, il Lancia-Junkers tipo 89 del ’32, l’Innocenti Lambretta 125 cc del 1950, il Fiat tipo 103 1100 TV del ’56, l’OM tipo C02 Anni ’60, l’Alfa Romeo tipo 00100 – 1300 bialbero del 1960, il Fiat tipo 135B Dino 2000 del ’66, il Lancia 1600 Turbo dell’83 fino al più recente Alfa Romeo Boxer 1.7 16V IE Anni ’90 e il velivolo storico Fiat G.59 4B, uno dei soli 5 esemplari completi sopravvissuti, fossero in funzione.
Invece gli unici rumori sono stati i passi delle classi 4 MC e 4 LA, accompagnati dai Proff. Giuseppe Mortillaro, Rodolfo Momento e Nadia Prizzi, e le voci di un' equipe di guide opportunamente predisposte per l’incontro che ha illustrato i "pezzi" più interessanti, raccontando dell'evoluzione dei motori da quelli enormi a vapore fino a quelli elettrici ed ibridi.
Notizie ulteriori, e foto abbinate all'evento, all'interno della relazione allegata a firma dei docenti accompagnatori.